lunedì 31 agosto 2015

Il cielo fra le dita

Lo scorso sabato sono stata in Abruzzo, a zonzo tra le altezze di Calascio e Santo Stefano di Sessanio.

Rocca Calascio e Santo Stefano di Sessanio | Nancy Sasso
Rocca Calascio mi ha stregato, location di diversi set cinematografici, come Lady Howke e Il Nome della Rosa, è così vicina al cielo che sembra quasi di toccarlo con le dita e a dire il vero ad andarsene di lì si fa proprio fatica.
Vi consiglio una bella scalata da quelle parti ;)
Un po' di scatti tra Rocca e Borgo clicca qui



giovedì 27 agosto 2015

Sogno di un addio

Nancy | Matera, SassiIl mio profumo. Cercherai.
L'intesa nei nostri sguardi. Amerai.
Il colore tenue dei nostri incontri. Ricorderai.
I nostri fugaci istanti. Rincorrerai.
Troppo brevi, per averne abbastanza.
Troppo lunghi, per abbandonare ogni colpa.
Lontana dal cielo dei tuoi occhi. Fuggirò.
In silenzio, il palcoscenico della tua vita, lascerò.
Nella nostalgica danza di una strega, la tua mancanza, annegherò.
Ma non so, se mai di amarti, finirò.

sabato 1 agosto 2015

2Cellos, Roma bellissima!

2Cellos - Roma
2Cellos - Auditorium Parco della Musica, 31 luglio 2015
Di corsa, senza sosta, esco dal lavoro, aperitivo - gelato - cena, rientro a casa alle 20, doccia, mi preparo, in dieci minuti sono fuori, corro, anzi, volo verso l'autobus a termini, sono le 20:40 e alle 21 inizia uno strepitoso concerto alla Cavea dell'Auditorium Parco della Musica di Roma e non ho ancora il biglietto!
Corro con al seguito la mia macchina fotografica, ci sono, è rimasto un posticino centralissimo in tribuna, è mio, mi accomodo, preparo la macchina.
A scaldare il pubblico un musicista triestino, niente male il suo alternative folk, lui è The Leading Guy al secolo Simone Zampieri. Termina la sua esibizione ringraziando.
Il pubblico applaude, le luci sono basse, i tecnici preparano il palco... Eccoli accompagnati dai loro violoncelli elettrici, bianco e nero, Lukas e Stjepan, prima l'uno poi l'altro: i 2Cellos sono davanti a me.

Due violoncellisti croati di bravura eccezionale, tecnicamente eccelsi, ma strepitosi soprattutto nel loro connubio artistico tanto da non riuscire a pensarli separatamente.
Musicisti di formazione classica, suonano divinamente brani rock, pop, folk oltre che classici naturalmente; così brani di Peter Gabriel, Michael Jackson, U2, Sting ed Ennio Morricone cedono il passo l'uno all'altro in una staffetta illuminata da decine di teste mobili sul palco, per un unico grande spettacolo, fatto di luci, virtuosismi al violoncello accompagnati dalla batteria dell'energico Dušan Kranjc.
Si sono esibiti in una performance travolgente, i loro due caratteri perfettamente in sintonia, Lukas timido e dolcissimo, Stjepan simpatico e dirompente, hanno appassionato, entusiasmato e divertito il pubblico.
Stjepan racconta che si sono già esibiti a Roma, erano nell'orchestra di Elton John qualche anno fa, ora sono loro sul palco i protagonisti assoluti ... la prossima volta Elton John suonerà nella loro orchestra (scherza).
Salutano con l'inchino elegante e pieno di grazia dei "musicisti classici".

Quella di Roma è stata la terza tappa del tour italiano dei 2Cellos, iniziato a Torino e Ferrara, per proseguire, dopo Roma, a Molfetta e Tarvisio.

Parlano poco l'italiano i 2Cellos, ma di certo una parola l'hanno imparata bene: "bellissima".
Bellissima la loro performance sotto il cielo di un'estate romana friccicarella come non mai.

Nei prossimi giorni arriverà qualche scatto del concerto. Stay Tuned.
Come sempre grazie e buona musica a tutti!


sabato 18 luglio 2015

Parigi, la mia prima volta!

Sto scegliendo la prossima meta per le vacanze estive; indecisa fra mare, relax o sola cultura, rivolgo i miei pensieri all'ultima città, meravigliosa, visitata quest'anno in pieno inverno ... Parigi. Pochi giorni in cui ho vissuto la città della Belle Époque quasi fossi parte integrante di quel Paese.

Non conosco un'acca di francese, sono partita da Roma da sola, e atterrata a Parigi Beauvais in serata, ho gli occhi sgranati per capire dove andare e come fare per raggiungere la mia amica Chiara che è già in città dal pomeriggio. I francesi non parlano l'inglese e figuriamoci l'italiano... ma niente panico!
Prendo il primo autobus (viaggiare da soli ha il grande vantaggio di potersi intrufolare ovunque e di riuscire a trovare posto sempre, senza dover aspettare il prossimo turno), un'ora di viaggio e comincio a intravedere mille luci e un faro lontanissimo... O mio Dio è la Torre!!! Non ho mai capito cosa la gente ci trovasse di così affascinante in quel pezzo di ferro... finché non ha stregato anche me!

Insomma l'autobus giunge in un parcheggio buio, dall'altro lato della città rispetto alla mia meta, intorno alle 22:30; mi dirigo verso un segnale che sembra indicare la "Metropolitain", passo all'interno di un mega centro commerciale, chiuso a quell'ora, ma ugualmente elegantissimo, e prendo il primo treno.
La mia meta è Hôtel de Ville (palazzo del municipio parigino, il nostro Campidoglio a Roma). Arrivo a destinazione, esco dalla metro e mi ritrovo davanti uno spettacolo incantevole, la sensazione è quella di essere stata catapultata indietro nel tempo, tutto mi porta ai primi del '900, un sogno; a riportarmi nel convulso 2015 gli striscioni (raffinati persino quelli) che cadono giù dal piano più alto del municipio, ricordano la strage di pochi giorni prima: "Paris est Charlie".

E sì, è il 15 gennaio, una settimana dalla strage alla redazione di Charlie Hebdo. Ma Parigi resta la ribelle di sempre e non si lascia piegare, ma dispiega le armi e maestosa scende all'attacco.
E' questo uno degli aspetti più affascinanti della capitale francese, non si difende mai, attacca.

Proseguo la ricerca dell'Airbnb in cui Chiara mi sta aspettando, probabilmente anche un po' preoccupata, mentre scatto foto, parlo con la gente, un po' in inglese, un po' in italiano e persino con qualche nota spagnola (un minestrone). Trovo la via di casa grazie a una gentilezza mai assaporata (eppure mi avevano descritto i parigini in modo pessimo! Tutte fandonie!).
Una signora mi colpisce, qualche anno più di me, sta rientrando a casa dal lavoro con un collega, è la personificazione della raffinatezza delle donne parigine, nel vestire, nei capelli, nel portamento, nel modo di porsi... insomma la mia breve vacanza è appena cominciata e io sono strafelice e strainnamorata!

Non ho con me la reflex, né la powershot, scatto con il cellulare, ma soprattutto con il cuore. I suoni di Parigi, i colori, il cielo così romantico, e le vette dei palazzi che sembrano sfiorarlo quasi a volerlo accarezzare. E poi la musica: ragazzi, la musica a Parigi è un'altra cosa, Parigi è musica, in ogni angolo, in ogni piccolo locale. Una città da vivere, una cultura da condividere.

Trovate qualche mio scatto subito sotto, e un mini video in cui riprendo una big band alquanto surreale che si esibisce davanti all'Opéra de Paris.

Torno alla scelta della prossima meta, come sempre grazie, au revoir.





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...