mercoledì 21 dicembre 2016

Come te nessuno mai, ma resto "Single per legittima difesa"

Metti una mia ex-collega, oggi brava giornalista, di quelle brave che ne son rimaste in poche, e quando dico brava, dico brava.

Metti che questa mia ex-collega è napoletana, e quindi vince anche solo per questo.

Metti che questa ex-collega, sempre lei, è simpatica, ma simpatica simpatica, di quelle che è sempre salutare leggere i suoi post su Facebook la sera prima di addormentarti, così checché ti sia accaduto durante la giornata, ti addormenti col sorriso, sempre.

Metti che sei single, o lo sei stata, o lo sei stato.

Metti che sei donna, o uomo, o sei fortunato e lo sei entrambi.

Ecco se stai messo o messa così, il libro che ti consiglio per Natale, e anche per dopo, da tenere sul comodino, o anche in borsa, nello zaino, insomma dove ti pare, è proprio il suo.

Sì il suo, quello di Nunzia, la mia ex-collega, proprio lei, Nunzia Marciano.
Il suo libro, che sta spopolando sul web e ovunque, è "Single per legittima difesa" (ségnalo ;).

Si acquista online (qui o sul sito dell'editore), arriva a casa in due, tre giorni al massimo, ma se sei fortunato e vivi o passi per Napoli, lo trovi in Feltrinelli, quella della stazione, che appena scendi dal treno e sorpassi i binari te la ritrovi sulla sinistra.

"Single per legittima difesa" di Nunzia Marciano
"Single per legittima difesa"
di Nunzia Marciano
Alessandro Polidoro Editore
Io l'ho preso in doppia versione, kindle e cartacea (eccomi qui accanto, soddisfatta all'arrivo della mia copia - non badate al mio faccione appena sveglio, il soggetto è il libro); quella cartacea è sul comodino, quella kindle ovunque con me :D.

Comincio la lettura dei miei libri sempre dalla prefazione, lo sapete. E così ho fatto anche con "Single per legittima difesa". Molti di solito passano oltre per arrivare al dunque e iniziare la lettura, ma in questo caso, consiglio di soffermarvi sulla prefazione, vi preparerà al seguito.

Quando passerete alle pagine in cui Nunzia scrive e racconta in prima persona, leggete con un accento leggermente napoletano, vi aiuterà ad entrare nel personaggio. Anzi nei personaggi. E sì perché "Single per legittima difesa"  parla di Nunzia, di me, di te, di noi tutti (anche se napoletani non si è).

L'autrice passa in rassegna diverse situazioni tragicomiche che possono capitare quando si è "soli", e lo fa in modo al tempo stesso scanzonato e profondo, come solo Nunzia riesce. E vi ritroverete anche a chiedervi come caspiterina faccia!

Tutto parte dai suoi divertentissimi post su Facebook, in cui racconta le sue peripezie e quelle capitate a sue amiche e/o conoscenti. I soggetti son sempre due di solito, una lei e un lui, e la reazione di lei all'azione di lui (che sarebbe meglio talvolta non agisse affatto).

Nel libro, Nunzia spiega le dinamiche reali dietro ogni singolo post.

Per rendervi l'idea vi lascio con uno dei post che incontrerete nel libro, il resto lo scoprirete divertiti e ad un certo punto vi scoprirete a riflettere:

post dell'11 giugno 2015

'Ti scrive.
Ti chiede il numero.
Ti invita a: caffè-pranzo-cena-week end fuori-vacanza alle Maldive-comunione del nipote-funerale del prozio.
Ti viene il dubbio: "Ma mica sei fidanzato-sposato-impegnato o qualunque altra cosa finisca in -ATO?"
"Sono fidanzato... Perché?"
Lo uccidi.
Ti assolvono.'

Buona lettura!
"Single per legittima difesa" di Nunzia Marciano, Alessandro Polidoro Editore.



martedì 20 dicembre 2016

BlaBlaCar mi augura buon anniversario...marketing a metà


BlaBlaCar per noi fuorisede è stata una svolta, per chi non lo conoscesse, spiego brevemente cos'è e in cosa consiste:
è un servizio di condivisione del viaggio per lunghe e brevi percorrenze. Si può accedere al servizio iscrivendosi sul sito BlaBlaCar o scaricando l'apposita app su smartphone, entrando a far parte della "community" hai la possibilità di offrire o cercare un passaggio.

Per offrire un passaggio, basta inserire le caratteristiche della tua auto, il numero di posti disponibili, la tipologia di bagaglio per i quali vi è posto in auto (piccolo, medio, grande a seconda dello spazio nel bagagliaio), l'orario e il luogo di partenza e quello di arrivo, e, importantissimo, puoi inserire le tue preferenze di viaggio, quindi se ami viaggiare con o senza musica, se fumi e se dai o meno la possibilità di fumare in auto, se ami chiacchierare durante il viaggio e in quale misura - attenzione all'elemento interessante che caratterizza la piattaforma e la sua identità: l'unità di misura della chiacchiera è il "Bla": breve = Bla; discreta = BlaBla; importante = BlaBlaBla (vi sconsiglio di inserire troppi bla, i logorroici non son proprio il massimo in viaggio!). 

In ultimo il prezzo del viaggio, in base ai parametri legati ai kilometri e alla tipologia di auto, scegli il costo nel range prestabilito.

Se invece cerchi un passaggio, basta entrare nella piattaforma, inserire la città di partenza e quella di arrivo e il giorno in cui desideri viaggiare, ti apparirà l'elenco di tutti gli utenti che proprio in quel giorno effettueranno, in diversi orari della giornata, la tratta che tu hai selezionato.

Sia che tu abbia offerto il viaggio, sia che abbia viaggiato da passeggero, non dimenticare mai di rilasciare feedback relativi alle persone con cui ai viaggiato! Sono il cuore pulsante della community, e la alimentano di giorno in giorno.

Fino a pochi mesi fa in Italia, se offrivi un passaggio chi lo accettava per la quota che tu indicavi sul tuo annuncio, ti pagava cash al termine, all'inizio o durante il viaggio, a seconda delle preferenze o dei casi.

Da qualche mese, BlaBlaCar ha introdotto anche in Italia (la piattaforma è francese), il pagamento anticipato online, con un costo di commissione per BlaBlaCar (quanto il costo di un paio di caffè, forse tre, dipende dal bar in cui prendete il caffè di solito :). 
E' possibile comunque rinunciare al viaggio per imprevisto o cambio di programma, sia del conducente sia del passeggero, tutti i dettagli del caso sono ben descritti sul sito in corrispondenza delle FAQ.

Sono un'assidua utilizzatrice di BlaBlaCar, in primis perché ne abbraccio la "filosofia", riduzione dei costi, riduzione delle emissioni nocive per l'ambiente e per noi tutti, condivisione di storie, conoscenze, viaggio e vita.

Qualche giorno fa BlaBlaCar mi ha sorpreso inviandomi gli auguri di buon anniversario Blabla, ecco il messaggio:

Un pensiero gentile, certo un po' fine a se stesso, che invoglia poco alla condivisione sui social, ma resta un tentativo apprezzabile di promozione.


BlaBlaCar gadgetNei miei diversi viaggi in condivisione (in tre anni tanti ne ho fatti), mi è persino capitato di viaggiare con un dipendente BlaBlaCar che ha accolto suggerimenti da noi "utenti" (parola terribile in termini di promozione, che spesso BlaBla utilizza nelle sue comunicazioni, vedi sopra, non sarebbe stato più carino rivolgersi ai propri "affezionati" con il termine "iscritti" o simili?). Grazie ai suggerimenti dello speciale compagno di viaggio, ho imparato ad utilizzare meglio l'app dal mio smartphone e poi, dulcis in fundo, mi ha donato gadget brandizzati BlaBla, utili, specie il ventaglio, eravamo in pieno agosto :)

Il servizio offerto si sta migliorando di mese in mese, e sta anche ampliando i propri orizzonti, è notizia di questi giorni infatti, che fra le prospettive vi è anche l'obiettivo di introdurre il "BlaBlaCar urbano", che non mira certo a spodestare Taxi e Uber, come spiega bene l'amministratore delegato Brusson nella bella intervista rilasciata a Repubblica.

Ultima osservazione, BlaBlaCar dà la possibilità, se si ha un sito internet, di diventare partner della community inserendo banner BlaBla all'interno del proprio sito (non si parla di affiliazioni) ... ma qui la domanda sorge spontanea:
ma perché dovrei diventare partner di BlaBlaCar?

Si accettano suggerimenti e indicazioni, intanto...

Buon viaggio a tutti!




martedì 15 novembre 2016

Ho visto gli uomini volare..su un A380!


Quand’ero ragazzetta, sognavo tanto di lavorare nel marketing aeroportuale o ferroviario, tant’è vero che ai tempi dell’università scelsi di compilare una tesi in economia dei trasporti .. dopo un primo “Signorina, perché vuole spezzarsi le gambe prima di uscire di qui?”, del mio venerando Professore, in risposta alla mia proposta di occuparmi di indagare le cause del mancato arrivo delle Ferrovie dello Stato in Matera, mia città natale, nonostante trent’anni di annesse polemiche e rimostranze, decisi di cambiare rotta e proporgli un’analisi economica e di marketing del nuovo Airbus A380 che proprio in quegli anni stava vedendo la luce.
Ph. by official website Airbus, A380
Sarebbe stato il primo aereo (per altro di fattura esclusivamente europea) dotato di due piani, di oltre 500 posti, di ogni confort in cabina, inclusa doccia, sala bar e così via. Il venerando Prof. cassò anche questa proposta, troppo avanti questa volta (era appena cominciato l’anno domini 2004). Al di là di tutto, vi ho raccontato una delle mie solite peripezie alla Mila Hazuki (l'imbranatella di Shiro e due cuori nella pallavolo, per intenderci), perché ieri mi sono casualmente imbattuta in uno degli spot più completi e ben fatti dell’ultimo periodo, con protagonista proprio l’Airbus A380. Lo spot è stato lanciato nell’ultimo mese dalla compagnia aerea Emirates e vede come testimonial d’eccezione, una Jennifer Aniston bella, semplice e friendly, proprio come ai tempi di Friends (ricordate l’appuntamento fisso delle otto della sera, televisore sintonizzato su RAI2 prima di cena e del TG? Noi eravamo tutte in sala a vedere il nostro telefilm preferito, Friends appunto! Indimenticabili momenti di vita da coinquiline :)

Lo spot a cui mi riferisco, che riporto qui sotto, mostra tutto il lusso e il confort di cui è dotato un A380, e non solo in primissima classe. È questa, infatti, la chiave vincente dello spot, e soprattutto di questo meraviglioso vettore: per dirla con Jen, peccato dover scendere “si sta così bene qui su!”.
Buona visione e soprattutto buon viaggio!

lunedì 14 novembre 2016

Ennio Morricone in Vaticano


Ennio Morricone - "Concerto per la Carità"
Vaticano 12 novembre 2016
Sabato pomeriggio romano, autunno freddo pronto a cedere il passo all’inverno, cammino per via della Conciliazione, verso San Pietro, faccio quello che amo fare dal primo giorno in cui ho scoperto questa piazza: mi posiziono al centro, a destra e sinistra del piazzale, ripetutamente, come fossi una sfera da biliardo impazzita, per osservare, con il cambio della luce, da mille prospettive, l’abbraccio del colonnato, la facciata della basilica e il grandioso cupolone. Costeggio il colonnato a sinistra, per andare in Vaticano, e la sensazione che mi accompagna è sempre la stessa, prima di entrare in questo luogo fuori dal tempo, per me pieno di fascino e mistero (saranno state le influenze di Corrado Augias e dei suoi libri, chissà). Supero i controlli, mi dirigo verso la sala Nervi, ora Aula Paolo VI, è la prima volta per me. È enorme, calda e accogliente, ospita fino a dodicimila persone. Un’opera d’arte contemporanea rappresentante la resurrezione domina il palco, quasi a controllare guardinga le postazioni dei musicisti e dei coristi lì su.

Mi ha portato qui un concerto, che scoprirò sublime, protagonisti l’orchestra Roma Sinfonietta, il celestiale Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il numeroso Coro della Diocesi di Roma. Si alternano alla direzione, il Mons. Frisina e il M° per eccellenza, il premio Oscar® Ennio Morricone.

Sono al “Concerto per la Carità”, indetto a conclusione dell’Anno del Giubileo della Misericordia, che terminerà il prossimo 20 novembre.

Il M° Morricone proprio in questi giorni ha festeggiato i suoi 88 anni, con sessant’anni di onoratissima carriera e altrettanti di matrimonio con l’inseparabile consorte, è accanto a lui anche in questa occasione.

Un uomo attento, che nei suoi passi porta il peso dell’età e nei gesti sul podio tutta la delicatezza e prorompenza della sua musica. Ringrazia a voce bassa con l’umiltà che lo contraddistingue dai primi esordi. Il concerto termina con la maestosa “Mission” alla quale i miei occhi non potevano che riservare una gioiosa lacrima... tanta bellezza continua ad emozionarmi.
Grazie Maestro!

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